Il Pos è uno strumento che consente ad un esercente di incassare un pagamento in modalità elettronica. Ovvero con carte di credito, prepagate, bancomat e con i sistemi che sfruttano la tecnologia NFC per transazioni con smartphone.
Si tratta quindi di una postazione di pagamento (Pos è l’acronimo della sigla inglese “point of sale”) che permette ai clienti di utilizzare questi metodi sempre più apprezzati e ad un commerciante di vedersi accreditati gli incassi direttamente sul conto corrente dell’attività.
L’utilizzo del Pos è in continua crescita, soprattutto perché i pagamenti con carta in Italia sono sempre più numerosi. Una recente indagine del Sole 24 Ore ha messo in evidenza che le abitudini degli italiani in tal senso sono decisamente cambiate negli ultimi anni e 6 persone su 10 preferiscono i pagamenti elettronici ai classici contanti.
Il motivo principale è semplicemente uno: il Pos semplifica la vita sia dell’esercente che quella del cliente (tanto che molti escono ormai di casa senza contanti). Vediamo nel dettaglio come funziona il Pos, quali sono i vantaggi più importanti del suo utilizzo e i costi previsti per adoperarlo.
Come funziona il Pos
Capire come si usa il Pos è molto importante sia per gli esercenti che devono incassare, sia per i clienti che scelgono di utilizzarlo per pagare. Come vedremo in seguito una transazione può essere conclusa con tre differenti modalità: con chip, strisciando la carta nell’apposita fessura o in modalità contactless.
Una volta conclusa l’operazione di pagamento con uno di questi metodi, il commerciante può stampare una ricevuta della transazione, se dispone di un Pos con stampante integrata. Altrimenti può scegliere di inviare una ricevuta in formato digitale via e-mail o tramite sms. Al riguardo è utile precisare che sono sempre di più i clienti che non richiedono una ricevuta, perché visualizzano lo storico delle proprie transazioni in tempo reale sul proprio smartphone.
Le diverse tipologie di Pos
In commercio esistono diverse tipologie di Pos, con sistemi di utilizzo e connettività differenti, in modo da potersi adattare alla perfezione alle necessità di ogni esercente.
Pos fisso
Come indicato dal nome stesso, questa è la tipologia di Pos pensata per chi ha l’esigenza di accettare pagamenti sempre in una stessa postazione fisica, di solito al bancone del proprio negozio. Si tratta del modello più tradizionale, che prevede una base e una connessione alla rete telefonica tramite un cavo Ethernet. Rientrano nella categoria dei Pos fissi anche il cordless, di seguito elencato, e il Pos Gsm/Gprs, che funziona con una Sim card (per coprire una eventuale e momentanea perdita di segnale).
Pos mobile
Si tratta di un terminale portatile, ovvero che può essere utilizzato in mobilità fuori da una sede specifica. Capire come funziona il Pos mobile è molto semplice. Il sistema di utilizzo è perfettamente analogo a quello di un terminale fisso e un collegamento via Bluetooth, Wi-Fi o una Sim Card multi operatore 4G o 3G garantisce la connessione del Pos.
Tali dispositivi, detti spesso anche mPOS, hanno una misura e un peso minore, sono in pratica una versione tascabile. La batteria dei terminali mobili può essere più o meno potente ma in generale quelle di ultima generazione permettono di incassare un minimo di 50 pagamenti con una sola carica.
In alcuni casi per funzionare necessitano di un abbinamento del lettore di carte ad uno smartphone o ad un tablet tramite Bluetooth e usando delle apposite App con sistema iOS o Android. I Pos portatili si adattano alla perfezione ad un uso combinato in negozio ed fuori sede, con un unico strumento.
Il Pos Mobile ha riscosso infatti un notevole successo soprattutto presso gli autonomi e i liberi professionisti che lavorano in mobilità. Ad esempio tassisti, lavoratori del settore trasporti oppure espositori in stand fieristici, nonché assicuratori, venditori ambulanti o altri soggetti che lavorano all’aperto.
Il Pos portatile è senza dubbio molto utile anche per chi lavora con le consegne a domicilio. Inoltre è molto vantaggioso per tutti i commercianti che prevedono di utilizzarla in maniera limitata e quindi preferiscono non installare una linea telefonica con Adsl per utilizzare un Pos tradizionale.
Pos Cordless
Questi terminali sono senza fili e hanno un raggio di copertura che ne consente l’utilizzo anche a distanza di qualche metro dalla base di appoggio e di ricarica. Sono quindi lettori di carte sempre collegati alla linea telefonica ma con terminale staccabile. Il vantaggio di questi strumenti risiede nell’eliminazione dell’ingombro dei cavi. Il loro uso è stato però generalmente soppiantato da quello relativo ai Pos Cordless WiFi.
Un Pos Cordless non può essere definito un terminale mobile perché permette di ricevere pagamenti all’interno di una zona circoscritta, ma pur sempre in collegamento con “la base”. Ad esempio, è utile all’interno di una sala ristorante, per recarsi direttamente al tavolo del cliente, dopo avergli portato il conto (senza che quest’ultimo debba quindi alzarsi per andare in cassa). Il cordless rientra dunque nella categoria dei Pos tradizionali.
Pos WiFi
Anche questo terminale fa parte dei dispositivi senza fili e si collega direttamente alla rete WiFi. Offre quindi il vantaggio di poter essere usato liberamente all’interno di spazi ampi, come ad esempio in un negozio di grandi dimensioni.
Anche in questo caso è molto facile capire come si usa il Pos WiFi e l’unico requisito necessario per l’uso è disporre di una buona connessione internet. Questo lettore di carte è perfetto per negozi con più banconi e per attività di ristorazione che decidono di gestire direttamente ai tavoli gli incassi.
Pos Gem
Questo terminale ha la particolarità di collegarsi sia alla rete telefonica fissa che a quella mobile. Dispone quindi della massima affidabilità e funzionalità, visto che in caso di assenza di copertura WiFi si collega automaticamente alla rete mobile, solitamente con una Sim card multi-operatore con traffico dati inclusa nel prezzo. Si tratta di una tipologia perfetta per chi desidera avere la certezza di un corretto funzionamento per gestire gli incassi.
Come si usa il Pos
L’uso del Pos varia leggermente in base al metodo di incasso prescelto: in modo classico tramite la lettura del chip, strisciando la carta o in modalità contactless.
Con il Chip
Questa è la modalità più tradizionale. Il pagamento della transazione in questo caso, viene gestito con una serie di semplici passaggi:
- la carta scelta dal cliente viene inserita all’interno della fessura Pos per la lettura del chip;
- il cliente inserisce il proprio codice pin digitando i numeri sulla tastiera;
- viene inviata la conferma tramite il tasto solitamente di colore verde;
- il terminale invia la richiesta di accredito tramite rete internet alla società che ha emesso la carta;
- se la carta possiede il saldo necessario l’operazione viene conclusa in pochi secondi;
- l’importo del pagamento viene trasferito dal conto del cliente a quello del venditore in un arco di tempo stabilito in base alla tipologia di Pos scelto (in alcuni casi l’accredito è immediato, in altri sono necessari alcuni giorni).
L’insieme di questi passaggi richiede pochi secondi e generalmente sia l’esercente che i clienti dispongono ormai di molta dimestichezza con questi strumenti.
Strisciando la carta
I Pos dispongono quasi sempre di una fessura, solitamente posta sul lato destro del dispositivo, che permette di leggere la banda magnetica di una carta di credito. La banda magnetica deve essere rivolta verso il basso e verso l’interno del Pos. Dopo aver strisciato la carta al cliente può essere richiesto di inserire una password o di fare una firma, in base a quanto previsto dalle condizioni di utilizzo della carta.
Quanto costa
Oltre a chiedersi come funziona il Pos, solitamente un esercente prima di procurarsene uno si domanda anche quale sia il suo costo. Purtroppo non esiste una risposta unica ma molto dipende dal modello scelto e dalle condizioni contrattuali stipulate al momento della sottoscrizione. A questo riguardo vi consigliamo di approfondire l’argomento leggendo quanto costa avere un Pos nell’articolo specifico.
Volendo però fare una stima generica, possiamo dire che esistono principalmente due diverse tipologie di piani tariffari per l’utilizzo del Pos:
- terminali con una spesa di acquisto iniziale “ad una tantum” compresa tra un minimo di 30 euro ed un massimo di 250, più una commissione su ogni singolo utilizzo (formula “paghi solo se lo utilizzi”);
- Pos senza spesa iniziale con un canone mensile che va un minimo di 15 ad un massimo di 40 euro mensili, in base all’operatore scelto dall’esercente.
Leggendo le recensioni dei Pos più apprezzati del momento è possibile capire quale modello risulta più conveniente per un esercente, in base alla frequenza di utilizzo che prevede di farne e ai servizi aggiuntivi richiesti. In conclusione comunque possiamo tranquillamente affermare che non è assolutamente difficile capire come funziona il Pos. Anche chi non dispone di particolari competenze informatiche può infatti utilizzarlo tranquillamente.